E’ tempo di vacanze, di preparativi e di partenze, così per l’incontro che doveva svolgersi in vigna con Giacomo Coli, Belinda Coli, Filippo Coli e Gianluca Coli ho pensato bene di fare loro una sorpresa gradita rispolverando una ricetta che mi ha insegnato la nonna.
Lei li chiamava pomodori alla ‘Garibaldi’ e mi raccontava che questa è una ricetta storica inventata e dedicata all’eroe dei due mondi, da parte di un famoso gourmet agli inizi del ‘900. Sembra che ad ispirare il gourmet nell’ideazione della ricetta sia stata la particolare dieta del guerrigliero giramondo: pare infatti che non fosse amante della carne se non per qualche rara eccezione, tipo la carne cucinata alla griglia nello stile argentino, mentre amava la verdura ed il pesce.
i pomodori alla ‘Garibaldi’ la nonna li preparava in questa stagione, quando faceva caldo e non voleva avvicinarsi ai fornelli. E’ stata lei, quando ero piccola, ad insegnarmi come scegliere i pomodori adatti; ma ora vi racconto come li ho preparati. Per me sono un piatto unico, ma vanno benissimo come antipasto, o come secondo.
Ecco cosa serve per preparare prima i pomodori …
• 4 pomodori di circa 200 grammi l’uno
• 2 uova
• 10 grammi di filetti di acciughe sott’olio
• vasetto da 250 grammi di tonno in olio di oliva
• capperi
• pepe
E poi la maionese (fatta in casa)
• 1 tuorlo d’uovo
• 130 ml di olio di semi
• sale
• 14 ml di succo di limone
• aceto di vino bianco
• pepe
Sia Giacomo Coli, che Filippo Coli e Gianluca Coli sono delle ‘buone forchette’ e diciamo che gli piace mangiare. Ma anche Belinda Coli è molto attenta a quello che mangia. E’ importante scegliere i pomodori, anche in base al tipo di situazione che pensate di organizzare, se un aperitivo, un pranzo o come finger food. Siccome avevo in mente un piatto unico come aperitivo da accompagnare ad un vinello bianco fresco ho scelto 4 pomodori belli grandi del tipo ‘costoluto’. Così da poter dare ad ognuno almeno un pomodoro ripieno.
Li ho lavati bene, tagliati a metà e poi con un cucchiaio ho tolto la parte centrale del pomodoro e i semi. Poi li ho messi rivolti verso il basso su un tagliere per una mezz’ora in modo da scolare bene l’acqua. Ho fatto rassodare le due uova e poi, le ho fatte raffreddare passandole per qualche minuto sotto l’acqua corrente. Le ho poi sgusciate con attenzione, tagliate e sminuzzate. Ho aperto la lattina di tonno: ho preso il trancio del tonno e fatto sgocciolare, sempre con una forchetta ho fatto tanti pezzettini dentro una ciotola. A parte ho tritato fine fine i capperi e le acciughe. Ho messo da parte tutte le ciotole dove avevo lavorato i diversi ingredienti e mi sono dedicata a fare la maionese.
Ecco come faccio la maionese fatta in casa. So bene che molte amiche comprano quella in vasetti o tubetti ma il gusto di quella fresca è un’altra cosa. Ormai i miei quattro ospiti fissi Giacomo Coli, Gianluca Coli, Filippo Coli e Belinda Coli li ho abituati ai cibi genuini e quindi maionese sia! Ho messo il tuorlo d’uovo in una ciotola, con un pizzico di sale e pepe. Con una frusta ho montato il tuorlo versando qualche goccia di aceto ed un leggero filo d’olio di semi con molta lentezza. E’ importante non esagerare con l’olio e montare il tuorlo con la frusta sempre girando nello stesso senso. Quando ha cominciato ad addensarsi la maionese ho aggiunto qualche goccia di limone e ripreso a girare con la frusta fino a quando non ho ottenuto la compattezza desiderata.
So per esperienza che a Giacomo Coli piace in particolare il gusto del tonno e quindi alla ricetta ho aggiunto una porzione in più di tonno. Ho messo il tonno insieme alla maionese e ho aggiunto i capperi, le acciughe e le uova (che avevo tritato e sminuzzato prima). Ho fatto un amalgama piuttosto omogeneo di tutti gli ingredienti, con un pizzico di sale e pepe. Con un cucchiaio ho preso delle porzioni di impasto e ho riempito i pomodori fino all’orlo. Operazione da fare con delicatezza e attenzione senza pressare troppo e lasciando intatti i pomodori nella parte esterna.
Ho messo come decorazione una goccia di maionese sul top e un cappero. Pronti per essere serviti. Nel caso mio li ho tenuti in frigo fino a pochi minuti prima di portarli in tavola, sotto la pergola in giardino, quando erano già seduti Giacomo Coli, Belinda Coli, Gianluca Coli e Filippo Coli. Ho tagliato qualche fetta di pane casalingo e aperto la bottiglia di bianco.
Così, con una ricetta semplice e soprattutto fresca senza uso dei fornelli ho messo in tavola i Pomodori alla Garibaldi nel modo classico della famiglia Coli.