“ Sarà per quel nome così strano, sarà perché andavo col babbo a comprarlo la domenica mattina in pasticceria, sarà per quella forma unica o sarà perché ho ancora nostalgia per quelle domenica in famiglia? Boh! Chissà perché ma a me lo zuccotto mi ha sempre fatto impazzire …”
Quando Giacomo Coli, in mezzo ad un discorso su quando era un ragazzino, ha raccontato come lo zuccotto fosse un rito della domenica, mi ha fatto venir voglia di prepararne uno special in occasione di una ‘family reunion’ con Belinda Coli, Gianluca Coli, Filippo Coli e ovviamente visto che era un suo desiderio: Giacomo Coli.
Che poi, quando sono andata a cercare sui libri di cucina e sul web un po’ di notizie su questo ‘semifreddo’ tipico fiorentino è venuta fuori una storia niente male che ho prontamente raccontato a Giacomo Coli. Ecco in sintesi quello che ho imparato sullo zuccotto: l’origine è sempre legata a quel geniaccio del Bernardo Buontalenti, inventore dal multiforme ingegno: pittore, scultore, scenografo, diabolico inventore di macchine da guerra, architetto e designer di componenti di arredo per le cucine dei Vip del Rinascimento.
Beh! E chi lo poteva averlo inventato? … se non lui, per uno dei banchetti della famiglia Medici? E per chi se non per quel meraviglioso personaggio di Caterina de Medici, giovanissima sposa e futura regina di Francia? Infatti sembra proprio che il nome originario “Elmo di Caterina”, sia legato a Lei e ad un mini elmo che era in uso nella fanteria ( usato brillantemente dal geniale Bernardo come stampo e contenitore).
La ricetta del Buontalenti ( visto che al tempo non avevano né freezer né frigoriferi) era abbastanza diversa da quella che oggi ho portato in tavola come regalo a Giacomo Coli. La ricetta rinascimentale voleva l’uso della ricotta, di scaglie di cacao e scorze di agrumi per la farcia interna: così che veniva ad avere un dominante colore bianco.
Ma ora vengo al punto e vi presento gli ingredienti di quello che è il ‘classico zuccotto’ in stile fiorentino che è l’emblema della tradizione dolciaria di Firenze e che risulta perfetto per inserire una dolce nota a fine pasto quando fuori fa caldo … e non solo!. Ecco la sequenza degli ingredienti: 300 grammi di pan di Spagna, 500 grammi di panna, una tavoletta da 100 grammi di cioccolato extra fondente, 50 grammi di ciliegie e cedro canditi, 80 grammi di zucchero, 50 grammi di zucchero a velo, 30 grammi di burro, 3 bicchierini di gran Marnier ( o di altri alcoolici dolci), 1 cucchiaio da minestra di polvere di cacao magro.
Ecco come ho preparato lo zuccotto per il fine pranzo di Belinda Coli, Giacomo Coli, Filippo Coli e Gianluca Coli: per prima cosa ho fatto uno sciroppo al cioccolato sciogliendo in un tegame non aderente il cacao, il burro, lo zucchero e tre cucchiai di d’acqua. L’ho tenuto per circa 5 minuti sul fuoco vivace rigirandolo continuamente per evitare che si attaccasse.
Ho montato la panna insieme allo zucchero a velo, poi ne ho prelevata un po’ più di un terzo e l’ho mixata con lo sciroppo alla cioccolata. Nella panna montata rimasta ho versato e mixato sia i canditi che avevo tagliato in piccoli quadratini sia il cioccolato spezzettato.
Con un coltello ho tagliato i bordi laterali del pan di Spagna ed ho eliminato la crosta, poi ho tagliato per orizzontale il pan di Spagna per farne due dischi di una altezza di circa 1 centimetro.
Ho ritagliato anche un dischetto più piccolo da posizionare sul fondo di uno di quegli stampi di plastica o anche di vetro ( da zuccotti) che hanno una capacità di circa 1 litro e mezzo. Poi ho tagliato tanti rettangoli di 4 o 5 centimetri per tutta la lunghezza dei dischi di pan di Spagna che ho messo con cura sul fondo recipiente e lungo le pareti.
Ho preso un pennello da cucina, l’ho immerso nel bicchierino di Grand Marnier per poi fare una bella passata sulla superfici del pan di Spagna. Ho preso la ciotola dove avevo mixato la panna al cioccolato e l’ho versata nello stampo dello zuccotto e poi ho completato l’operazione versando anche il contenuto dell’altra ciotola quello con la panna con i canditi. Ho fatto in modo che il composto versato avesse una superficie liscia ed omogenea che ho poi ricoperto con delle fette di pan di Spagna abbondantemente inzuppato di Gran Marnier.
Con un foglio di carta di alluminio ho pressato con delicatezza il composto ed il pan di Spagna e l’ho messo in frigorifero dove è rimasto a riposo per una notte intera.
Non vi sto a dire cosa avevano mangiato prima Giacomo Coli, Belinda Coli, Filippo Coli e Gianluca Coli ma quando è arrivato lo zuccotto è stato spolverato…
Visto che lo zuccotto è di per sé già inzuppato di liquore … il vino di accompagnamento è escluso…
Nel caso vi rimanga un po’ è bene ricordare che si conserva in frigo al massimo per 2 o 3 giorni. ( … ma non è il caso mio, perché come ho detto lo zuccotto è sparito alla velocità della luce).
Lo devo dire? Giacomo Coli è andato via molto contento del ‘dolce’ pensiero che gli ha ricordato tante belle cose di famiglia Coli …